Arthurdendyus triangulatus è un verme piatto terrestre a vita libera, rinvenibile solitamente sotto le pietre, legno morto e detrito sulla superficie del terreno e nel suolo. L’optimum climatico è tra i 12 e i 15 °C, mentre sono letali le temperature sopra i 20°C. Preda di lombrichi e altri anellidi terricoli. La specie è ad elevata fecondità: è ermafrodita e ciascun individuo, dopo l’accoppiamento, è in grado di produrre una capsula ovigera sferica-ovoidale che contiene in media 6 giovani. Ogni verme può produrre una capsula ovigera ogni due settimane. Grazie alla sua fecondità la specie può rapidamente colonizzare un’area invasa con pochi individui. Per la sua attività di predazione di lombrichi e altri anellidi terricoli, questa specie può causare una generale riduzione della fertilità di suoli con possibili impatti economici nei contesti più antropizzati e nelle aree coltivate. È riportata anche la potenziale irritazione della pelle al contatto con il muco (e dunque un potenziale impatto per la salute umana). A causa della sua attività di predazione sugli anellidi terricoli, si possono avere ripercussioni anche sulla fauna indigena, in zone naturali e seminaturali, che si nutre a sua volta di lombrichi (ad esempio mammiferi e uccelli), con impatti sulla biodiversità e i servizi ecosistemici.