A Valsavaranche (Aosta), presso la sede del Parco Nazionale del Gran Paradiso, uno dei parchi cofinanziatori del progetto LIFE ASAP, si è raggiunto il tutto esaurito con oltre cinquanta partecipanti per la “due giorni” di formazione dei moltiplicatori organizzata nell’ambito di ASAP da Federparchi e dal Parco. Erano presenti il personale del parco e le sue guide ma anche operatori didattici, educatori e guide provenienti da numerose altre realtà come il Parco naturale del Monte Avic, il Museo regionale di Scienze Naturali di Torino, il Giardino Botanico di Oropa, il Parco del Beigua, il Consorzio pesca Valle d'Aosta, le aree protette del Po Vercellese-Alessandrino, il Centro Ricerche Atlantide, le guide naturalistiche di Naturalp, il Centro recupero animali selvatici onlus di Cuneo, la Città Metropolitana di Torino e addirittura il Parco regionale Molentargius-Saline di Cagliari.
Il consueto mix di lezioni frontali, discussioni e simulazioni di situazioni reali proposto da NEMO si è arricchito di presentazioni da parte del personale del Parco focalizzate su attività di contrasto alle specie aliene svolte nel Parco stesso su vertebrati (Salmerino di fontana, Life+Bioaquae) e invertebrati (Cacyreus marshalli, farfalla dei gerani).
Siamo soddisfatti della numerosa e qualificata partecipazione di addetti ai lavori – ha detto il presidente del Parco Italo Cerise –. L’Ente è molto attento alle specie aliene e i ricercatori hanno ben presentato le attività svolte in questo ambito negli scorsi anni, in particolare per il progetto Bioaquae. È importante comunicare al grande pubblico il problema delle aliene, che coinvolge non solo le aree protette ma tutti i cittadini e le istituzioni; ben vengano, quindi, iniziative come questa promossa da LIFE ASAP
Le evidenze scientifiche degli impatti delle specie aliene invasive hanno determinato una presa di coscienza delle istituzioni e nel 2014 l’Unione Europea ha emanato il Regolamento 1143 che vincola gli Stati Membri ad adottare misure incisive nei confronti di queste specie. Le lezioni svolte nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese e adesso qui nel Gran Paradiso hanno l’obiettivo di fare prevenzione e preparare il terreno a nuovi interventi di contrasto alle aliene invasive
Giudizi molto positivi anche da parte dei partecipanti, che hanno seguito con grande interesse il corso e che si sono impegnati durante le simulazioni per elaborare efficaci strategie di comunicazione.
Prossimo appuntamento il 23 e il 24 ottobre al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.