Il numero delle specie aliene invasive, animali o vegetali, negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente sia in Italia sia in Europa e sono sempre più le categorie professionali che si ritrovano a dover affrontare un problema non di poco conto. Veterinari, agricoltori, giardinieri, operatori delle aree protette e dei parchi, i titolari di vivai e negozi di animali, ogni giorno nel loro lavoro sono alle prese con l'invasione delle specie aliene. È stata elaborata una guida tecnica da destinare ai professionisti da parte di Ispra, Nemo srl, Università di Cagliari e l'ateneo di Sassari, insieme alla Regione Lazio che hanno messo nero su bianco il manuale su come gestire le specie aliene e limitarne gli effetti devastanti sugli ecosistemi. Il documento spazia dalle origini del fenomeno, alle cause della proliferazione delle specie esotiche, fino ad arrivare alle nuove normative europee in materia e ai metodi per ridurne gli impatti su ambiente e biodiversità.
L'introduzione di specie aliene provenienti da altri habitat e trasferite volontariamente o involontariamente dall'uomo, ha provocato impatti dannosi e continua a incidere negativamente sugli ecosistemi e sulle attività produttive minacciando anche la salute delle persone. Il fenomeno è ancora poco conosciuto al grande pubblico ma le attività di informazione e sensibilizzazione si stanno moltiplicando per salvaguardare la biodiversità degli habitat autoctoni.
Il primo suggerimento della guida tecnica è quello di fare riferimento ai protocolli di valutazione del rischio composti da una serie di domande che danno la possibilità di valutare quanto una specie possa essere invasiva o meno.
Sul profilo gestionale la guida tecnica evidenzia l'importanza dell'approccio gerarchico basato su tre fasi, ordinate secondo una scala di priorità: prevenzione; rapida identificazione ed eradicazione delle specie aliene poco dopo l'insediamento; mitigazione degli impatti delle specie aliene invasive già diffuse con azioni di eradicazione ove possibile, o di controllo permanente quando l'eradicazione non è più fattibile. Infine l'obiettivo conclusivo è il ripristino della biodiversità locale.
Per quanto riguarda la fase di prevenzione, fondamentali risultano i codici di condotta europei dedicati ad ogni settore (pesca, agricoltura, animali da compagnia ecc) che sono stati tradotti e resi disponibili nell'ambito del Life ASAP.
La guida per i professionisti di Life ASAP specifica come per ogni specie aliena invasiva possono essere adottate svariate tecniche ma non tutte sono economicamente sostenibili né idonee per gli habitat invasi. Quindi la soluzione migliore, consigliata dai nostri esperti, è quella di analizzare bene il contesto per combinare al meglio le diverse tecniche. Infine, la guida mette in guardia i professionisti: promuovere l'uso alimentare della specie aliena come metodo di controllo e fonte di reddito potrebbe rivelarsi un boomerang, al punto da incentivarne la diffusione anziché ottenere l'eradicazione.
ph: Lorenzo Sestrieri - "Psittacula krameri a Villa Borghese"