Anche Life ASAP, al pari di tanti istituti di ricerca e università, ha partecipato alla “Notte Europea dei Ricercatori”, una iniziativa di divulgazione scientifica lanciata nel 2005 dalla Commissione Europea e che ormai si ripete ogni anno grazie ad appositi fondi del programma Horizon 2020; il fine ultimo di questa iniziativa è stato, fin dal principio, quello di mostrare al grande pubblico il valore e l’utilità della ricerca scientifica nella nostra società. Tema specifico di quest’anno è stato il coinvolgimento diretto del pubblico nel progresso scientifico: BE a citizEn Scientist (BEES), questo lo slogan ideato da Frascati Scienza per l’evento in Italia: nelle famiglie delle api il contributo di ogni membro è fondamentale per la sopravvivenza dell’intera famiglia, allo stesso modo il contributo dei cittadini al fianco dei ricercatori è fondamentale per accelerare il processo di acquisizione di dati e, in generale, di costruzione di nuove idee per la scienza.
Abbiamo portato alla Notte dei Ricercatori la nostra esperienza di comunicazione maturata nella campagna “Informati, pensa, viaggia” e abbiamo allestito tre spazi di confronto. Il primo era incentrato sul ruolo dei viaggiatori come vettori di semi, spore, propaguli ecc. di specie aliene: partendo dai dati di varie ricerche su questo argomento, abbiamo mostrato dal vivo quanti e quali resti di esseri viventi possono rimanere attaccati agli scarponi da montagna e abbiamo spronato tutti a diventare “paladini” della pulizia delle scarpe durante i viaggi, anche all’interno di uno stesso paese. Il secondo spazio era incentrato sul racconto di storie di specie aliene attraverso il teatro giapponese di strada o kamishibai: abbiamo illustrato storie di ratti che invadono isole e berte che non riescono più a nidificare, di giacinti d’acqua importati da Napoleone dal Sud America in tutta Europa e così via. Nel terzo spazio, invece, tutti son diventati alieni per un istante e hanno accettato di “metterci la faccia”: grandi e piccoli hanno indossato gli occhiali da alieni e si son fatti fotografare con la faccia dentro il logo ASAP, un modo divertente e giocoso per non dimenticare il take home message di ASAP, e cioè che insieme possiamo fermare le specie aliene invasive e contribuire alla tutela della biodiversità.