Nuovo anno, nuove specie esotiche invasive
di rilevanza unionale
Dal 2 febbraio 2019, il cane procione (Nyctereutes procyonoides) sarà inserito nell'elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, secondo quanto disposto dal Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1263 della Commissione europea.
Dal 2 febbraio 2019, il cane procione (Nyctereutes procyonoides) sarà inserito nell'elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, secondo quanto disposto dal Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1263 della Commissione Europea.
Il cane procione in Europa causa danni alla biodiversità e alla salute umana per effetto della sua elevata adattabilità a diversi ambienti, unita a un'altrettanto elevata capacità riproduttiva e al fatto di essere vettore di malattie pericolose per l'uomo quali la rabbia silvestre; per esempio nelle aree palustri piccoli nuclei di cane procione causano l'estinzione locale di intere comunità di anfibi e pesci e di colonie di uccelli acquatici.
Le sue aree di origine vanno dalla Siberia orientale (bacini dei fiumi Ussuri ed Amur) fino a Cina e Vietnam settentrionale, Corea, Indocina nord-orientale e Giappone (Isole di Honshu, Shikoku e Kyushu). Introdotto come animale da pelliccia nel resto del mondo e in Europa, in Italia è stato periodicamente ma sporadicamente segnalato negli ultimi venticinque anni dalle aree alpine fino all’Oltrepò Pavese.
Una volta stabilitosi con successo in un luogo, è quasi impossibile da eradicare; è quindi necessario puntare alla prevenzione dell'ingresso e della diffusione nonché al rilevamento rapido e alla eradicazione immediata, come prevede il Regolamento UE 2017/1263.
Per maggiori informazioni consulta il Regolamento UE e la scheda sul Cane Procione sul sito specieinvasive.it.
#News via European Alien Species Information Network - EASIN
Foto: Piotr Kuczyński